ZES Unica per il Mezzogiorno: benefici per le imprese
La Zona Economica Speciale (ZES) è un’area territoriale delimitata all’interno della quale vigono, per le imprese che ne fanno parte, particolari condizioni agevolative. In particolare, la ZES Unica per il Mezzogiorno interessa le regioni del Sud Italia e prevede, sia per le aziende già operative nei relativi territori, sia di quelle che vi si insedieranno, particolari condizioni volte ad incentivare lo sviluppo economico.
Vediamo insieme i dettagli.
Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dalla ZES Unica tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica e dal regime contabile, che operano o vogliono istituire una nuova attività in una delle seguenti regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sicilia
- Sardegna
Agevolazioni ZES Unica per il Mezzogiorno
È prevista l’erogazione di un credito d’imposta fino al 70%, variabile per regione, nella misura massima consentita dalla vigente Carta degli aiuti. In particolare, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 70%, per gli investimenti realizzati nei territori del “Just Transition Fund” in Puglia (provincia di Taranto)
- 60%, per gli investimenti realizzati in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
- 60%, per gli investimenti realizzati nei territori del “Just Transition Fund” in Sardegna (area del Sulcis)
- 50%, per gli investimenti realizzati in Basilicata, Molise e Sardegna
- 35%, per gli investimenti in Abruzzo
Il contributo è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Investimenti ammissibili
Il credito d’imposta previsto dalla ZES Unica per il Mezzogiorno è concesso per progetti di investimento riguardanti l’acquisto, anche tramite locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che verranno istituite nella ZES Unica. Sono inoltre agevolabili l’acquisto di terreni e l’acquisizione, realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed utilizzati nell’effettivo per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Il credito d’imposta è erogato in base al costo complessivo dei beni acquistati nel limite massimo di 100 milioni di euro per ciascun investimento. In ogni caso, non sono agevolabili i progetti di investimento inferiore a 200mila euro. Il valore dei terreni e dei fabbricati acquistati non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

I beni oggetto dell’agevolazione devono entrare in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione. In caso contrario, il credito d’imposta escluderà dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.
Inoltre, se entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità non inerenti all’esercizio dell’impresa oppure destinati a strutture produttive diverse da quelle beneficiarie dell’agevolazione, il credito d’imposta escluderà dagli investimenti agevolati il costo di tali beni.
Infine, si specifica che le imprese devono mantenere la loro attività nella ZES Unica per il Mezzogiorno per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento. In caso contrario, sarà indetta una decadenza dalle agevolazioni godute.
Settori esclusi
Non sono ammessi alla ricezione del contributo i settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, del magazzinaggio e del supporto ai trasporti e delle relative infrastrutture, oltre ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Il credito d’imposta non potrà essere altresì erogato ai soggetti in stato di liquidazione, scioglimento o crisi economica.
Come presentare domanda e usufruire delle agevolazioni
Le imprese che possiedono o vogliono avviare attività economiche, industriali, produttive o logistiche all’interno della ZES Unica per il Mezzogiorno, dovranno presentare, mediante procedura a sportello, la documentazione e gli eventuali elaborati progettuali previsti dalla normativa.
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