Microcredito per Imprese: la Guida Completa
Grazie alla guida completa di Sportello Imprese sul microcredito, potrai avere una visione chiara e dettagliata su come accedere a questa opportunità di finanziamento e supporto per lo sviluppo delle attività imprenditoriali.
Cosa ti aspetta?
La guida è pensata per fornire agli imprenditori le informazioni essenziali per conoscere e poter sfruttare al meglio questa forma di finanziamento. Chiariremo le condizioni di accesso, come eseguire la procedura di richiesta del microcredito, i criteri di idoneità, i tempi di elaborazione delle domande, le spese ammissibili e i vantaggi derivanti dall’accesso a questa forma di credito agevolato per microimprese, società, lavoratori autonomi e operatori di microcredito.
Sei pronto? Iniziamo!
Cos’è il microcredito e come funziona?
Il microcredito è uno strumento finanziario che supporta le imprese, in particolare le microimprese e coloro che lavorano in proprio, fornendo loro accesso a piccole quantità di denaro sotto forma di prestito. Questo strumento è stato istituito per favorire lo sviluppo economico e sociale e l’autoimprenditorialità. I requisiti per accedere al programma di microcredito variano, ma di solito includono la dimostrazione della capacità di rimborso e la presentazione di un progetto imprenditoriale solido. L’erogazione del microcredito avviene tipicamente attraverso enti specializzati o istituzioni finanziarie.
L’obiettivo del microcredito si può riassumere nella volontà di venire incontro al desiderio di partecipare a iniziative imprenditoriali da parte di persone che, diversamente, non ne avrebbero le risorse. Il microcredito e la microfinanza sono iniziative che hanno riscosso enorme successo anche in paesi in via di sviluppo, dove milioni di famiglie sopravvivono grazie alle loro piccole realtà imprenditoriali. Ritenute troppo piccole o inaffidabili dalle banche di grandi dimensioni, tali imprese hanno grandi difficoltà a richiedere un prestito bancario, determinando di conseguenza una minore opportunità di crescita e sviluppo per la collettività.
In questi termini, il microcredito gioca un ruolo fondamentale e si propone alle aziende quasi come un prestito d’onore, in quanto non sono necessarie, ai fini della richiesta, garanzie reali o particolari requisiti. Ma come funziona, nel dettaglio, questo importante strumento finanziario?
Il microcredito prevede la concessione di un prestito privo di garanzie patrimoniali per sostenere la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali o rispondere ad esigenze sociali e assistenziali. In Italia, l’importo del prestito arriva fino a 100.000 euro per le società a responsabilità limitata (SRL), mentre per gli altri richiedenti, fino a 75.000 euro.
I beneficiari del microcredito possono usufruire, inoltre, della garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI. Il Fondo interviene fino all’80% sull’importo del finanziamento concesso (garanzia diretta) oppure, sull’80% dell’importo garantito da un Confidi o da altro fondo di garanzia, a condizione che le garanzie erogate da questi ultimi non superino l’80% del finanziamento (controgaranzia). La garanzia diretta e la controgaranzia sono cumulabili sulla stessa operazione con altre garanzie pubbliche, nel rispetto delle misure massime previste per il Fondo o altri regimi di agevolazione.
Tra i requisiti per richiedere la garanzia, rientrano l’avere un attivo patrimoniale massimo di 300.000 euro, non superare i 200.000 euro di ricavi lordi e non avere un livello di indebitamento superiore a 100.000 euro. Inoltre, per essere ammessi al Fondo, i professionisti devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire ad associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 4/2013. Professionisti e imprese devono, tra l’altro, operare nelle condizioni ammissibili in base alle disposizioni operative del Fondo.
I finanziamenti possono avere una durata massima di dieci anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e devono rispettare il limite di 40.000 euro per beneficiario, limite che può essere aumentato di 10.000 euro qualora il finanziamento preveda l’erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale almeno delle ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. È possibile concedere allo stesso soggetto un ulteriore finanziamento, per un ammontare non superiore a 50.000 euro.
Questi i maggiori dettagli sulla garanzia pubblica ma, ti starai chiedendo, come si ottiene? Vediamolo insieme.
I soggetti che desiderano usufruire della garanzia pubblica del Fondo di Garanzia per le PMI, possono eseguire la procedura online in autonomia, registrandosi al portale dedicato con il proprio nome, cognome, codice fiscale e indirizzo e-mail. Una volta completata la procedura di registrazione, è possibile procedere con la prenotazione del servizio di garanzia, indicando il codice fiscale, ragione sociale, forma giuridica, indirizzo di posta elettronica certificata, e-mail e importo dell’operazione.
Seguirà la ricezione di una ricevuta, con codice identificativo, che attesta l’avvenuta prenotazione che, tuttavia, non comporta automaticamente la concessione della garanzia!
Infatti, nei 5 giorni successivi alla prenotazione del servizio, il richiedente deve trovare un soggetto disposto a concedere il finanziamento e a confermare online la prenotazione della garanzia. Dopo la conferma della garanzia, entro 60 giorni deve essere presentata la richiesta di ammissione alla garanzia da parte di un soggetto abilitato ad operare con il Fondo. Tale soggetto può essere una banca, un intermediario finanziario o un operatore di microcredito.
Come puoi constatare, è una procedura piuttosto macchinosa da seguire in autonomia, per questo il sostegno di un esperto per l’intera operazione è non solo caldamente consigliato, ma ideale.
È bene sottolineare che la prenotazione non è sempre un passaggio necessario per ottenere la garanzia. Imprese e professionisti si possono rivolgere direttamente a banche, intermediari, operatori di microcredito o Confidi che, anche in assenza di prenotazione, possono effettuare la richiesta di ammissione alla garanzia, evitando perdite di tempo non necessarie.
Effettuando la richiesta con l’affiancamento di Sportello Imprese, per esempio, la procedura viene affidata ad un partner accreditato di finanza agevolata, tutor del microcredito, che ti fa risparmiare tanti mal di testa!
Ciascun beneficiario può effettuare più richieste di prenotazione, purché non venga superato il limite di 35.000 euro.
Cosa devono sapere le imprese sull’ottenimento del microcredito
Le imprese che considerano il microcredito come fonte di finanziamento, devono essere consapevoli dei suoi vantaggi, come l’accesso a liquidità per investimenti o l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. È importante determinare con cura l’importo del microcredito necessario e valutare le garanzie reali richieste per ottenere il finanziamento.
Il prestito erogato dal microcredito è di tipo chirografario e non ipotecario, di conseguenza il suo ottenimento è vincolato alla sola presentazione dei documenti reddituali. Il richiedente, dunque, non avrà mai necessità di istituire un’ipoteca sui beni personali, in quanto non sono richieste garanzie reali.
L’importo erogato prevede un basso tasso di interesse ed è possibile restituirlo tramite rate ridotte e frazionate in un ampio periodo di tempo, così da non gravare eccessivamente nella quotidianità dei richiedenti.
Il microcredito può agevolare i seguenti progetti:
- Acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività, compreso il pagamento delle eventuali spese sostenute per la stipula di polizze assicurative o canoni delle operazioni di leasing;
- Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti e soci lavoratori;
- Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale o di natura universitaria o post-universitaria, al fine di incrementare le capacità professionali e tecniche;
- Ripristino capitale circolante;
- Operazioni di liquidità.
Sono previste, inoltre, ulteriori forme agevolative, che vanno oltre la semplice erogazione del prestito per lo sviluppo dei progetti. Infatti, la formula del microcredito offre anche servizi di assistenza alla persona, volti ad ascoltare e sostenere i richiedenti, anche mediante monitoraggio e tutoraggio.
Per ottenere il microcredito, è necessario avere già in mente per quale scopo si sta richiedendo il finanziamento e dunque come verrà utilizzata la liquidità ottenuta. Questo perché la richiesta del microcredito è subordinata alla presentazione di un business plan, che esponga il progetto, le sue potenzialità e gli investimenti che si andranno ad effettuare. Maggiore è la chiarezza di esposizione del progetto, maggiori sono le probabilità di accettazione della domanda.
Per avviare la procedura di richiesta di microcredito, che si decida di farlo in autonomia o che ci si affidi sin da subito a un consulente esperto, è necessario presentare in banca i seguenti documenti:
- Documento di identità del richiedente
- Certificato di attribuzione partita IVA
- Visura camerale aggiornata dell’attività
- Situazione patrimoniale
La banca provvederà poi, entro cinque giorni, a mettere in contatto il richiedente con il tutor del microcredito, che eseguirà i colloqui di approfondimento necessari per la regolare assistenza nella procedura, sia a livello di definizione del progetto da presentare, sia nell’elaborazione di un business plan efficace.
Affidandoti agli esperti di Sportello Imprese, la procedura è nettamente facilitata: i nostri partner di finanza agevolata provvederanno ad affiancarti per l’intera durata della procedura assistendoti in ogni fase, compresa la produzione documentale e l’elaborazione di un business plan a regola d’arte, rassicurandoti qualora emergano eventuali dubbi.
Una volta conclusi i colloqui di approfondimento, il tutor selezionato provvederà ad inoltrare alla banca scelta per il finanziamento la documentazione utile all’istruttoria, compresa la descrizione del progetto e il business plan. L’istituto di credito esaminerà i documenti e, in caso di accettazione, provvederà all’erogazione del finanziamento.
Ottenuto il finanziamento, la fase di restituzione può non iniziare immediatamente: infatti, spesso si riesce a trovare un accordo, stabilendo un periodo di pre-ammortamento di tre mesi. Questo significa che, dalla data di erogazione del finanziamento, potrai iniziare tre mesi dopo a restituire le rate, generalmente non esose, che verranno scalate in modo automatico dal conto corrente che hai indicato in fase di preparazione della pratica.
Microcredito per l’attività di lavoro autonomo
Per coloro che svolgono un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, il microcredito può rappresentare un’opportunità preziosa per sostenere e far crescere la propria attività. Anche in questo caso, sono previsti strumenti di assistenza e monitoraggio disponibili che possono aiutare gli imprenditori a gestire al meglio i finanziamenti ottenuti tramite microcredito.
In particolare, il microcredito si rivolge ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti. Gli imprenditori che rientrano in tali caratteristiche, spesso, faticano ad accedere a finanziamenti tradizionali a causa della loro breve storia aziendale, e il microcredito rappresenta una soluzione più accessibile per avviare o potenziare le loro attività.
Uno dei principali vantaggi è la flessibilità nelle modalità di restituzione. Le condizioni di rimborso, infatti, sono personalizzate in base al reddito, garantendo un carico finanziario adeguato alle proprie capacità economiche. Questa flessibilità contribuisce a ridurre il rischio di indebitamento e permette al lavoratore autonomo di concentrarsi sulla crescita dell’attività senza dover affrontare eccessivi oneri finanziari.
Inoltre, il microcredito offre l’opportunità di investire in risorse e attrezzature utili a migliorare l’efficienza dell’attività. Ad esempio, un fotografo autonomo potrebbe utilizzare il microcredito per acquistare una fotocamera migliore, incrementando così la qualità del suo lavoro e attraendo, allo stesso tempo, una clientela più vasta.
Processo di rimborso del microcredito e beneficiari
Il processo di rimborso del microcredito varia a seconda delle modalità concordate. I beneficiari del microcredito possono essere sia persone fisiche che società di persone o cooperative. È essenziale che vi sia un controllo creditizio accurato dei potenziali beneficiari per assicurare la sostenibilità dei finanziamenti erogati.
Tra i beneficiari del microcredito, rientrano:
- Lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
- Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
- Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, associazioni, (queste ultime iscritte in Camera di commercio) titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.
Non possono quindi richiedere il microcredito:
- lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di cinque anni;
- lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore a cinque;
- società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero di dipendenti non soci superiore a 10;
- imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall’agevolazione ed un livello di indebitamento superiore a 100.000 Euro.
Come abbiamo visto in precedenza, il rimborso del finanziamento si attua sulla base di un piano con rate aventi cadenza generalmente trimestrale. Al fine di venire il più incontro possibile al richiedente, la data di inizio del pagamento delle rate può essere posposta, purché motivata da ragioni giustificate connesse al progetto finanziato.
Ruolo della Banca d’Italia nel processo di microcredito
La Banca d’Italia svolge un ruolo importante nel regolare il settore del microcredito. Essa definisce linee guida e regole per garantire che l’erogazione dei fondi avvenga in modo trasparente e sicuro per entrambe le parti coinvolte. Il coinvolgimento della Banca d’Italia assicura che il microcredito sia erogato secondo standard elevati.
In particolare, la Banca d’Italia e l’ Ente Nazionale per il Microcredito (il maggiore ente pubblico promotore di microcredito e microfinanza a livello nazionale e internazionale), hanno stipulato un protocollo d’intesa in materia di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio nell’attività di microcredito, ai fini della tenuta dell’elenco degli operatori autorizzati a prestare i servizi di accompagnamento ai beneficiari.
Vediamo insieme i dettagli forniti dalla Banca d’Italia in materia.
Anzitutto, viene definito il ruolo principe degli operatori di microcredito, che si definisce nella concessione di finanziamenti di importo contenuto volti all’avvio o all’esercizio di attività di lavoro autonomo o microimpresa, oltre al sostegno delle persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale. L’erogazione di tale servizio deve sempre essere accompagnata da ulteriori servizi ausiliari, sia in fase istruttoria che durante il periodo di rimborso.
I requisiti per diventare operatori di microcredito sono i seguenti:
- Operare in forma giuridica di società per azioni, di società in accomandita per azioni, di società a responsabilità limitata o di società cooperativa;
- Possedere i requisiti di onorabilità previsti dalla normativa per i partecipanti al capitale;
- Capitale sociale versato non inferiore a cinque volte il capitale minimo previsto per la costituzione delle società per azioni (250 mila euro);
- Possedere i requisiti di onorabilità, professionalità ed insussistenza di cause di sospensione dalla carica previsti dalla normativa per gli esponenti aziendali;
- Oggetto sociale esclusivo limitato all’attività di microcredito come definita dal D.M. n. 176/2014 e ai servizi accessori e strumentali, tra cui i servizi ausiliari di assistenza e di monitoraggio dei soggetti finanziati;
- Presentazione di un programma di attività che indichi le caratteristiche dei prestiti che si intendono erogare sotto il profilo delle condizioni economiche, delle finalità, del target di clientela, le modalità di erogazione e di monitoraggio dei finanziamenti concessi, quindi l’indicazione dei soggetti di cui ci si intende avvalere per i servizi ausiliari di assistenza e consulenza e le modalità di controllo dell’operato degli stessi.
Se la tua attività rientra in queste caratteristiche, puoi essere abilitato come operatore di microcredito. Una volta autorizzato a tale scopo, verrai registrato nell’elenco ex art. 111 TUB, che è attualmente tenuto in via transitoria dalla Banca d’Italia fino al raggiungimento di numero sufficiente a costituire un vero e proprio organismo di microcredito.
In questa breve guida, abbiamo quindi conosciuto nel dettaglio il microcredito e le opportunità che esso può offrire sia per imprenditori, libero professionisti e società interessate alla sua richiesta, sia per gli operatori stessi di microcredito, che possono erogare i propri servizi in materia.
Se sei interessato usufruire del microcredito per sviluppare la tua idea imprenditoriale, Sportello Imprese è la soluzione giusta per te. I nostri partner accreditati di finanza agevolata ti affiancheranno in ogni passo, dalla produzione documentale, alla definizione del progetto imprenditoriale, per arrivare all’elaborazione del business plan, fino all’accredito del finanziamento sul tuo conto.
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Q: Cos’è il Microcredito per Imprese?
A: Il Microcredito per Imprese è un sistema di finanziamento che fornisce piccoli prestiti alle piccole e medie imprese in modo da favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali.
Q: Chi è Muhammad Yunus e qual è il suo ruolo nel microcredito?
A: Muhammad Yunus è un economista e banchiere bengalese che ha ideato il concetto di microcredito. È stato insignito del Premio Nobel per la Pace nel 2006 per il suo impegno nel promuovere il microcredito come strumento di lotta alla povertà.
Q: Qual è l’importanza dell’ente nazionale per il microcredito?
A: L’ente nazionale per il microcredito svolge un ruolo chiave nella regolamentazione e promozione del microcredito in Italia, fornendo supporto ai programmi di microcredito e microfinanza per le imprese.
Q: Come posso accedere al fondo per il microcredito?
A: Gli operatori del microcredito possono fornire informazioni su come accedere al fondo per il microcredito, che è disponibile per le imprese che necessitano di finanziamenti per avviare o espandere le proprie attività.
Q: Quali sono i requisiti per ottenere un microcredito imprenditoriale?
A: Tra i requisiti per ottenere un microcredito imprenditoriale ci sono la mancanza di garanzie reali, la necessità di investire in iniziative imprenditoriali e la capacità di restituire il prestito entro i termini stabiliti.
Q: Qual è il ruolo del comitato nazionale italiano permanente nel microcredito?
A: Il comitato nazionale italiano permanente per il microcredito si occupa di coordinare le attività legate al microcredito sociale e imprenditoriale, promuovendo iniziative volte a sostenere le imprese e favorire l’innovazione nel settore.
Q: Qual è l’importanza del microcredito per le piccole e medie imprese?
A: Il microcredito per le piccole e medie imprese è fondamentale per favorire la crescita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, offrendo soluzioni finanziarie accessibili a coloro che possono avere difficoltà ad ottenere prestiti tradizionali.