Filiere strategiche: fondi per 1 miliardo di euro
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un disegno di legge sul Made in Italy, volto a valorizzare le bellezze storico – artistiche, la cultura e le produzioni di eccellenza del nostro Paese.
Il nuovo fondo, denominato “Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy”, vuole favorire la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali, compresa la fase di approvvigionamento delle materie prime.
La dotazione attuale destinata al fondo è di 1 miliardo di euro.
Settori interessati
Il sostegno è rivolto ai principali settori di eccellenza italiani:
- legno-arredo 100% nazionale;
- tessile
- nautico
- ceramica
- prodotti orafi.
Ambiti di azione
- Imprenditoria femminile
Sono destinati 10 milioni di euro a sostegno dell’imprenditoria e autoimprenditorialità femminile. - Istruzione e formazione
È istituito il Liceo del Made in Italy, luogo di promozione delle conoscenze e delle abilità connesse alla produzione italiana. L’avvio del nuovo ciclo scolastico è previsto per l’anno 2024/2025.
L’istituzione prevede una connessione diretta tra scuola e imprese, favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. - Promozione
È istituita l’esposizione permanente di prodotti della storia del Made in Italy e dell’ingegno italiano, oltre al potenziamento della salvaguardia di luoghi di cultura, titoli di proprietà industriale e domini internet registrati. - Tutela del Made in Italy
Creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni. Il piano prevede anche l’utilizzo della blockchain per certificare le filiere e la creazione di un catalogo nazionale per sostenere e promuovere la ricerca e lo sviluppo. È previsto inoltre un percorso di accompagnamento delle imprese verso il futuro, attraverso il finanziamento di consulenze per l’avvio di attività nel metaverso. - Lotta alla contraffazione
Il piano prevede l’introduzione di modifiche nel sistema sanzionatorio tramite la riorganizzazione degli Uffici e delle loro competenze in materia, oltre alla creazione di misure per la formazione specialistica dei magistrati per il contrasto della contraffazione.
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